Come già altre volte, vi dono una preghiera scritta dalle monache benedettine del Monastero in provincia di Novara (in un’isola nel lago d’Orta). Si tratta di uno dei luoghi più belli (anche per le bellezze naturali) e più ricchi di spiritualità che io abbia mai conosciuto. Spero tanto che in qualcuno di voi nasca il desiderio di fare lì una forte esperienza spirituale.
«Gesù, in principio tu eri presso il Padre, rivolto a lui nell’amore; ora sei anche con noi, misericordiosamente chino sulle nostre ferite; con noi cammini e ci porti sulle tue sacre spalle. Non solo ci indichi la strada, ma sei tu stesso la Via verso la casa del Padre. Tu vedi come talvolta la stanchezza ci sorprende, la paura ci afferra; tu ben conosci le nostre segrete tentazioni di fermarci, di volgere indietro lo sguardo… E noi sentiamo, al di là di tutto l’umano soffrire, il tuo sguardo misericordioso posarsi su di noi; nell’ora della prova solo in te poniamo la nostra fiducia. La tua Parola, fedele, sempre ci sorregga, perché noi crediamo che ogni tua via, ogni tratto di strada, per quanto aspro e scosceso, non è un anonimo sentiero, ma è via di salvezza e chi vi si incammina trova la sua pace. Ogni tua via, anche se sembra dura e interminabile, è un passaggio alla vita che non ha confini. Donaci, Signore, ogni giorno il coraggio di ripartire tutti insieme; non permettere che mai nessuno resti indietro, seduto sulle sue rovine, con il cuore aggravato dalla tristezza: Signore, vieni in nostro soccorso, perché noi vogliamo giungere a contemplare svelatamente il tuo volto nel regno della luce» [ANNA M. CÀNOPI e COMUNITÀ DELL’ABAZIA BENEDETTINA “MATER ECCLESIAE”, ISOLA SAN GIULIO, Oratio, in GIORGIO ZEVINI – PIER GIORDANO CABRA (a cura di), Lectio divina per ogni giorno dell’anno, Queriniana, Brescia, vol. 9, pp. 116-117].
Mi sembra che venga affermato fortemente il legame tra misericordia e speranza. Ritengo importante il cenno al “tutti insieme”. La vera spiritualità non è mai né disincarnata né intimista né individualista.