Il Papa in questi giorni sta rivolgendo varie omelie e discorsi a noi sacerdoti e anche ai seminaristi. Poco fa ho letto il messaggio scritto oggi per noi sacerdoti, in occasione della Giornata della santificazione sacerdotale (che, come sapete, coincide con la Solennità del Sacro Cuore). Ci sono molti spunti utili anche per i laici. Tra l’altro, sono certo che, come un sacerdote deve conoscere il disegno Dio sulle famiglie, per meglio relazionarsi con loro, allo stesso modo i laici, cercando di approfondire meglio il grande mistero del Sacerdozio, possono collaborare meglio con noi sacerdoti. Lo scopo è sempre lo stesso: tendere alla santità nella progressiva conformazione a Gesù.Ecco alcuni pensieri espressi da papa Leone in tale messaggio. Ovviamente è bene leggere il testo integrale, come sempre presente nel sito della Santa Sede. Io, come al solito, metto tra virgolette le parole precise del Papa.Siamo chiamati a essere «testimoni gioiosi del suo amore che guarisce, accompagna e redime. […] Solo nel cuore di Gesù troviamo la nostra vera umanità di figli di Dio e di fratelli tra noi. […] Il sacerdote è chiamato a promuovere la riconciliazione e generare comunione».Dobbiamo «aiutare le persone a trovare la luce del Vangelo dentro i travagli dell’esistenza; […] andando oltre le emozioni del momento, le paure e le mode; […] costruendo relazioni buone, legami solidali, comunità in cui brilla lo stile della fraternità».Forse questa è la frase che più mi ha colpito e che mi sembra utilissima per ogni persona:«Non abbiate timore della vostra fragilità: il Signore non cerca infatti sacerdoti perfetti, ma cuori umili, disponibili alla conversione e pronti ad amare come Lui stesso ci ha amato».Credo che sia bene osservare che il cenno alla “non perfezione” potrebbe essere interpretato come un facile alibi per la mediocrità del sacerdote. Io penso sempre -come immagine negativa del parroco – a don Abbondio. Perciò è significativo che, verso la fine del messaggio, il Papa dice una frase che riguarda direttamente anche i laici: «Un sacerdote santo fa fiorire la santità attorno a sé». Se ricordo bene, don Bosco disse una frase che in qualche modo mi commuove, ma mi fa anche tremare: “Il prete non va mai da solo, né in Paradiso né all’inferno; ovunque va, si porta parecchia gente appresso”. Ringrazio il Signore per averci donato questo Papa e ringrazio ognuno di voi per come mi accompagnate in un cammino non certo facile, ma luminoso.