Pensiero serale 01-05-2025

Stasera ho pensato di condividere con voi la preghiera che reciteremo nella mia parrocchia in questo mese di maggio. È caratterizzata da uno stile inconfondibile, ma a me interessa soprattutto il suo contenuto. «Santa Maria, donna accogliente, aiutaci ad accogliere la Parola nell’intimo del cuore. A capire, cioè, come hai saputo fare tu, le irruzioni di Dio nella nostra vita. Egli non bussa alla porta per intimarci lo sfratto, ma per riempire di luce la nostra solitudine. Non entra in casa per metterci le manette, ma per restituirci il gusto della vera libertà. Lo sappiamo: è la paura del nuovo a renderci spesso inospitali nei confronti del Signore che viene. I cambiamenti ci danno fastidio. E siccome lui scombina sempre i nostri pensieri, mette in discussione i nostri programmi e manda in crisi le nostre certezze, ogni volta che sentiamo i suoi passi, evitiamo di incontrarlo, nascondendoci dietro la siepe, come Adamo tra gli alberi dell’Eden. Facci comprendere che Dio, se ci guasta i progetti, non ci rovina la festa; se disturba i nostri sonni, non ci toglie la pace. E una volta che l’avremo accolto nel cuore, anche il nostro corpo brillerà della sua luce» (Don Tonino Bello). Siamo fortemente invitati a vedere a che punto è la nostra vita cristiana. Può essere bello e anche consolante riflettere, meditare i testi che vi spedisco o altri brani o preghiere. Tonino Bello ci esorta a vedere se la nostra fede si incarna realmente. Mi limito a qualche esempio: vivo un vero rapporto con la comunità cristiana? Ritengo importante l’apostolato? Forse sono preso dalle mie abitudini, magari bloccato dai miei timori, dalle mie insicurezze e temo che non posso cambiare nulla nella mia routine quotidiana?Ovviamente io non esalto il “nuovo” fine a se stesso, ma il “nuovo” che l’irruzione di Dio può creare nella nostra vita.Mi colpisce il cenno alla solitudine. Forse, se esco dal mio guscio, posso sanare certe ferite di persone davvero isolate. Credo che Tonino Bello ci spinga a vedere se nel nostro rapporto col Signore e con i fratelli ci sia un po’ di diffidenza.