Sono sempre più convinto che l’aspetto essenziale, se non addirittura unico, della vita cristiana, sia la preghiera. E da molti anni penso (in base a Lc 11,9-13) che lo Spirito Santo sia sinonimo di preghiera. Vi esorto a meditare a lungo anche Rm 8,14-16. San Paolo ci dice chiaramente che la preghiera, lungi dall’essere una serie di formule o, peggio, un semplice sentimento spontaneo (che poi porta al diffuso e terribile atteggiamento: “io prego quando mi sento”), è unicamente esperienza di vita filiale nello Spirito Santo. In altri termini, lo Spirito Santo mi dona l’esperienza certa di essere figlio e, quindi, la preghiera è esperienza dell’azione in me dello Spirito Santo, che mi induce a pregare. Perciò è un controsenso pregare quando siamo in peccato mortale (cfr. Is 1,11-17; Am 5,21-27), a meno che non preghiamo per supplicare Dio di indurci a un urgente pentimento che non può non esprimersi nel sacramento della Penitenza.
Oggi ho conosciuto una preghiera davvero bellissima allo Spirito Santo. Come al solito, vi raccomando di recitarla lentamente e più volte, magari anche nei prossimi giorni.
«Spirito Santo, splendore di bellezza, luce che scaturisci dal seno della Luce, vieni!
Spirito Santo, candore d’innocenza, infanzia divina che rinnovi il mondo, vieni!
Spirito Santo, forza creatrice d’infinito amore, dolce ospite dei cuori, vieni!
Spirito Santo, artefice di pace, vincolo che unisce e mai divide, vieni!
Spirito Santo, divino consolatore, balsamo che risana ogni ferita, vieni!
Spirito Santo, crisma celeste, tu che divinizzi l’umana creatura, vieni!
Spirito Santo, divino Orante, tu che dal cuore dei figli sempre gridi “Padre!”, vieni!
Spirito Santo, canto d’allegrezza nel cuore della Chiesa, Sposa sempre ringiovanita dalla grazia, vieni!» [ANNA M. CÀNOPI e COMUNITÀ DELL’ABBAZIA BENEDETTINA “MATER ECCLESIAE”, ISOLA SAN GIULIO, Oratio, in GIORGIO ZEVINI – PIER GIORDANO CABRA (a cura di), Lectio divina per ogni giorno dell’anno, Queriniana, Brescia, vol. 4, p. 442].
Del resto, oggi è una bellissima Memoria dedicata alla Vergine Maria e a me sembra evidente che le due persone che hanno avuto in dono la massima esperienza dello Spirito Santo sono la Vergine e il suo sposo, san Giuseppe.