Oggi mi sembra obbligatorio spedirvi una preghiera a santa Lucia. L’ho conosciuta oggi e mi è piaciuta perché ci invita a guardare bene.
«O Santa Lucia, ti prego in questo giorno solennissimo: non mi abbandonare, intercedi per me presso Dio affinché io riceva la grazia che tanto necessito, resta accanto a me, affinché io possa ogni giorno, con la luce di Dio, vedere l’opera di Dio nella mia vita e fare sempre la Sua volontà. O Santa Lucia, che dalla luce hai nome, a Te pieni di fiducia ricorriamo affinché ne impetri una luce sacra, che ci renda santi, per non camminare nelle vie del peccato e per non rimanere avvolti nelle tenebre dell’errore. Imploriamo altresì, per tua intercessione, il mantenimento della luce negli occhi con una grazia abbondante per usarli sempre secondo il divino beneplacito, senza alcun detrimento dell’anima. Fa’, o santa Lucia, che dopo averti venerata e ringraziata, per il tuo efficace patrocinio, su questa terra, arriviamo finalmente a godere con Te in paradiso della luce eterna del divino Agnello, il tuo dolce sposo Gesù».
Ho pensato a Mt 6,22-23. Non possiamo non pensare anche alle parole di Simeone (cfr. Lc 2,30-32). Chiediamo, per intercessione di santa Lucia di saper vedere l’opera di Dio nella nostra vita.
Vi invito a meditare anche l’inizio dell’enciclica che considero il capolavoro di papa Wojtyla. Sono sempre più sicuro che la verità non può non essere il tema centrale della nostra vita. Certo, il primato è dell’amore (cfr. 1 Cor 13,1-13). Ma cos’è l’amore quando è disgiunto dallo splendore della verità?
«Lo splendore della verità rifulge in tutte le opere del Creatore e, in modo particolare, nell’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio (cf Gn 1,26): la verità illumina l’intelligenza e informa la libertà dell’uomo, che in tal modo viene guidato a conoscere e ad amare il Signore. Per questo il salmista prega: “Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto” (Sal 4,7)» (S. GIOVANNI PAOLO II, Veritatis splendor, 6-8-1993, Introduzione).
Per vivere in modo luminoso, occorre scoprire l’inscindibilità del binomio “verità – libertà”. La verità senza libertà scade nell’intolleranza, nella coercizione. La libertà senza verità è esattamente ciò che accade oggi: spontaneismo, anarchia, esistenza priva di senso, primato di impulso e istinto senza comprendere il fine della nostra esistenza: appunto, ciechi (cfr. Gv 9,39-41). Che santa Lucia ci aiuti a recuperare la vista, quella che conta di più.