Ciò che ci dice Gesù nel Vangelo della s. Messa di oggi (Lc 12,49-53), è certamente complesso. Sembra che Egli sia contrario all’unità e alla pace. Spero di tornare su questo tema. Io sono sempre più sicuro che raccogliamo ciò che seminiamo (vi segnalo Gal 6,7-9). Quando vedo fidanzati o coniugi o genitori in crisi, mi chiedo sempre che cammino hanno effettuato, se e quanto hanno pregato ogni giorno personalmente e insieme (cfr. Mt 18, 19-20). La vera unità scaturisce dalla preghiera, dalla centralità di Gesù, dall’adesione al suo progetto, dalla docilità allo Spirito Santo che ci aiuta nel vero discernimento. Una unità al di fuori del progetto di Dio è solo una triste complicità nel male o nella mediocrità.Ora vi spedisco una preghiera che ci può aiutare in un vero cammino cristiano nelle nostre famiglie.«Signore, che vivi e abiti con noi, ti preghiamo per la nostra famiglia. Aiutaci a conoscerci meglio, a comprenderci di più, perché ciascuno si senta sicuro dell’affetto degli altri. Rendici capaci di tacere e di parlare al momento opportuno e con il tono giusto, perché le discussioni non ci dividano e il silenzio troppo lungo non ci renda estranei l’uno all’altro. Liberaci dalla pretesa di imporre agli altri il nostro modo di pensare e di vedere. Perdonaci quando dimentichiamo di essere i tuoi figli, i tuoi amici, quando viviamo in casa come se tu non fossi presente. Distruggi l’egoismo e la paura che ci chiudono. La nostra famiglia sia disponibile ai parenti, aperta agli amici, ospitale con tutti, sensibile ai bisogni di giustizia e di pace. Signore, tienici uniti per sempre nella tua Chiesa in cammino, perché vediamo insieme il tuo volto nella famiglia vera e nella comunione perfetta. Amen».