Pensiero serale 27-05-2025

Ora vi spedisco la seconda parte dell’omelia di papa Benedetto che ho cominciato a darvi ieri. Egli si sofferma su due aspetti dello Spirito Santo: fuoco e vento.«Passiamo alle due immagini cosmiche: il fuoco e il vento o aria. Nella tradizione antica, che parlava dei quattro elementi che compongono il mondo – cioè fuoco, aria, terra e acqua –, il fuoco e l’aria erano considerati gli elementi celesti, che costituiscono il cielo. Se quindi arrivano fuoco e vento, vuol dire che il cielo si è aperto, che il cielo entra nella terra, che l’arrivo dello Spirito Santo, dello Spirito del Figlio che viene dal Padre, è l’ingresso del cielo nella terra, è l’abbraccio della terra da parte del cielo.Ma vediamo questi due elementi da vicino. Anzitutto il fuoco. Nella storia della civilizzazione, si è sempre pensato che la scoperta del fuoco sia stata l’inizio della civilizzazione, della cultura, perché il fuoco è l’elemento capace di trasformare la realtà. Il fuoco dà la possibilità di trasformare le cose e, proprio così, di creare nuove realtà. Con la forza del fuoco, con la sua forza trasformante, l’uomo poteva finalmente cambiare il mondo, poteva creare il suo nuovo mondo.Il fuoco è forza di trasformazione, di rinnovamento e di creatività. Ma il fuoco è anche calore e luce, e così fa pensare alla verità che è luce, e all’amore, che è calore, e fa capire che la vera forza trasformatrice – che trasforma il mondo e che crea cultura nel senso più profondo della parola – è costituita dalla verità e dall’amore. Ma subito appare anche evidente che il fuoco mentre trasforma brucia, che il transito da uno stato all’altro è un passaggio doloroso come ogni rinnovamento, un passaggio che brucia e, solo così, rinnova.Ricordiamo che Gesù promette ai suoi discepoli, dopo il battesimo di Giovanni, il battesimo del fuoco come il vero battesimo rinnovatore. E, con questa promessa del battesimo del fuoco per i discepoli di ogni tempo, si deve collegare il fatto che il Signore considera la sua propria Passione come un “battesimo”. La sua Passione è battesimo, è il battesimo nel fuoco. Quel fuoco che trasforma l’uomo e il mondo, che crea la Risurrezione e la novità della vita nuova, è la sua Passione! Gesù è battezzato nella sua Passione, il cui centro non sono i dolori corporali: il nucleo della Passione è l’amore che trasforma, è l’amore che lo muove a darsi fino alla morte.L’amore del Figlio, realizzato nella sua Passione fino alla morte, è forza di Dio stesso e dello Spirito Santo, che trasforma Cristo nella Risurrezione, e apre così per noi tutti la definitiva trasformazione nella novità della vita, nel nuovo Corpo risorto di Cristo. Perciò il fuoco dello Spirito Santo ci parla della comunione con la Passione di Cristo. Qui l’amore di Dio è presente, ci trasforma e ci rinnova, e proprio nel dolore di questa trasformazione, nel dolore del passaggio con Cristo alla nuova vita, realmente il cielo arriva in noi, arriva sulla terra.Infine alcune parole sull’aria: è l’elemento per respirare, quindi è fondamentale per la nostra vita. Oggi parliamo, giustamente, dell’inquinamento dell’aria, che rende sempre più insicuro il nostro respiro; dobbiamo respirare tanti veleni che minacciano la nostra vita fisica. Ma non c’è solo questo inquinamento materiale, di cui tutti parlano con preoccupazione, anche giustamente.C’è anche, soprattutto, l’inquinamento dell’aria spirituale. Respiriamo spiritualmente tanti veleni che distruggono la nostra vera vita, distruggono la capacità della verità e dell’amore in noi. È lo Spirito Santo che purifica, che pulisce l’aria, e ci fa respirare l’aria fresca della vita divina. Perciò abbiamo tanto bisogno di questa purificazione dell’aria spirituale, del miracolo di Pentecoste; che lo Spirito venga come vento forte che purifica e ci faccia di nuovo respirare la vera aria divina e così vivere!Preghiamo il Signore perché ci purifichi, ci trasformi col fuoco del suo amore, che purifichi l’aria di questo mondo, di questo nostro tempo, e che ci unisca tutti nella sua Santa Chiesa. Amen!» (BENEDETTO XVI, Omelia, 27-5-2007).È evidente che papa Ratzinger ci aiuta ad approfondire temi di importanza decisiva. Io vorrei sottolineare il legame tra verità e amore e il rinnovamento inteso come passaggio doloroso con un obiettivo ben preciso: “la definitiva trasformazione nella novità della vita, nel nuovo Corpo risorto di Cristo”.Io penso che siamo spesso tentati di vivere una forma di falso amore. Per “falso amore” intendo quelle forme di affettività e di sessualità in contrasto con la legge e il piano di Dio, anche se ormai ritenute “normali” dalla società corrotta in cui viviamo: ecco l’importanza di riflettere anche sull’ “inquinamento dell’aria spirituale”.