Pensiero serale 08-06-2025

Stasera voglio invitarvi a riflettere su alcune frasi pronunciate dal Papa durante l’omelia di stamattina: «Lo Spirito apre le frontiere anzitutto dentro di noi. È il Dono che dischiude la nostra vita all’amore. E questa presenza del Signore scioglie le nostre durezze, le nostre chiusure, gli egoismi, le paure che ci bloccano, i narcisismi che ci fanno ruotare solo intorno a noi stessi. Lo Spirito Santo viene a sfidare, in noi, il rischio di una vita che si atrofizza, risucchiata dall’individualismo. È triste osservare come in un mondo dove si moltiplicano le occasioni di socializzare, rischiamo di essere paradossalmente più soli, sempre connessi eppure incapaci di “fare rete”, sempre immersi nella folla restando però viaggiatori spaesati e solitari» (LEONE XIV, Omelia 8-6-2025).Mi sembra una forte esortazione a lasciarci trasformare dallo Spirito e a vivere la vera speranza nell’autentica comunione.Ho appena letto una preghiera di don Tonino Bello per noi sacerdoti. Sono parole che certamente mi fanno riflettere, ma forse saranno utili anche a voi.«Spirito del Signore, dono del Risorto agli apostoli del cenacolo, gonfia di passione la vita dei tuoi presbiteri. Riempi di amicizie discrete la loro solitudine. Rendili innamorati della terra, e capaci di misericordia per tutte le sue debolezze. Confortali con la gratitudine della gente e con l’olio della comunione fraterna. Ristora la loro stanchezza, perché non trovino appoggio più dolce per il loro riposo se non sulla spalla del Maestro. Liberali dalla paura di non farcela più. Dai loro occhi partano inviti a sovrumane trasparenze. Dal loro cuore si sprigioni audacia mista a tenerezza. Dalle loro mani grondi il crisma su tutto ciò che accarezzano. Fa’ risplendere di gioia i loro corpi. Rivestili di abiti nuziali. E cingili con cinture di luce. Perché, per essi e per tutti, lo sposo non tarderà».Approfitto di queste parole di Tonino Bello per esprimere la mia immensa gratitudine ai tanti laici che mi hanno sostenuto, illuminato e incoraggiato in questi decenni nel servizio nelle due parrocchie e nel lavoro con le famiglie.