Pensiero serale del 13-02-2024

bibbia

Continuiamo a pregare e a meditare grazie al cardinale Martini con gli Esercizi da lui predicati a un gruppo di missionari in Africa nel 1988. Egli comincia a trattare un punto molto importante: “Quali sono gli scopi degli Esercizi?”. Siccome domani inizieremo il cammino della Quaresima, credo che sia un tema quanto mai opportuno. Martini prende spunto da una frase che compare quasi identica sia nel Salmo 18,29 sia in 2 Sam 22,29: «Sei tu, Signore, la mia lampada; il mio Dio rischiara la mia tenebra» (2 Sam 22, 29).
Spero che ieri abbiate meditato la prima lettura della s. Messa. Mi ha colpito una frase:

«Se qualcuno di voi è privo di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti con semplicità e senza condizioni, e gli sarà data. La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all’onda del mare, mossa e agitata dal vento. Un uomo così non pensi di ricevere qualcosa dal Signore: è un indeciso, instabile in tutte le sue azioni» (Gc 1,5-8).

Questo pensiero potrebbe aiutarci a impostare bene la Quaresima. Io mi riconosco povero e al buio rispetto alla sapienza di Dio. Gli chiedo di essere un uomo saldo e deciso. Perciò è bene chiedergli luce. Ecco allora la preghiera che ci dona l’arcivescovo di Milano:

«Ti prego, Signore, anzitutto di rischiarare la mia lampada che è la preghiera. Preghiera che fa fatica ad accendersi, che non è splendente come vorrei. Ti chiedo, Signore, di rischiararla e però vorrei, con più audacia, fare mie le parole di Davide: Tu sei la mia lampada. Non voglio quindi preoccuparmi troppo della mia preghiera e nemmeno del ritiro che stiamo vivendo, nella certezza che tu sei la mia lampada, il sole della mia vita. Donaci, Signore nostro Dio, di capire il mistero della nostra preghiera, il mistero di un ritiro spirituale, il mistero della cultura della devozione, a partire dalla tua luce che ci illumina. Donami di coltivare la mia terra con umiltà e semplicità di cuore, a imitazione della Vergine Maria. Te lo domandiamo per Cristo Gesù, tuo Figlio e nostro Signore» (CARLO M. MARTINI, Davide peccatore e credente, Centro ambrosiano – Edizioni Piemme, Casale Monferrato 1989, p. 33).

Vi anticipo che, secondo Martini, gli scopi degli Esercizi sono almeno tre.

«- cercare la volontà di Dio
– coltivare la devozione
– re-imparare a pregare» (ivi, p. 34).

Cominceremo a esaminarli domani.
Auguro a me e a voi umiltà, disponibilità, perseveranza e fiducia.