Sabato ho letto la riflessione, che vi spedisco stasera. Mi ha molto incuriosito, perché mi sembrava un po’ complicata. In realtà sant’Agostino, oltre che santo, era un genio e ci ha donato meditazioni acutissime.
«Povero, non condannare i ricchi misericordiosi, i ricchi umili e, per dirla in breve, non condannare i ricchi poveri … O povero, sii anche tu povero; povero, cioè umile! Se infatti il ricco è divenuto umile, quanto più il povero deve essere umile! Il povero non ha di che inorgoglirsi, il ricco ha l’orgoglio da combattere» (AGOSTINO D’IPPONA, Discorso 14).
Conta poco essere ricchi o poveri, alti o bassi, belli o brutti, sani o malati. Vi invito a meditare un passo cui tengo molto: 1 Cor 7,29-31.
Conta “solo” vivere le beatitudini e crescere nella conformità a Gesù. Posso essere ricco di denaro, ma anche di tempo e di varie qualità. Che uso ne faccio? Cerco di crescere nel dono di me stesso? Dobbiamo combattere la pigrizia, la superbia, l’egoismo ed essere umili e ricchi del vero amore.